Il sacerdote è scomparso dopo che i suoi vicini avevano chiamato la polizia: tante le denunce nei suoi confronti.
Non sono ancora noti il suo nome ed il suo cognome ma il caso legato ad un prete della sponda bresciana del lago di Garda ha rivelato tutti i suoi “peccatucci“. Più che di piccole infrazioni ai dieci comandamenti, però, si parla di vere e proprie accuse di reato, e di crimini pesanti come la violenza sessuale e lo spaccio.
Il sacerdote, però, non si trova più ed il sospetto degli agenti è che la curia sappia dove si trova ma che lo stia proteggendo mantenendo il silenzio. Il prete è sparito nella notte del primo agosto in cui i suoi vicini avevano chiamato la polizia: una donna transgender stava minacciando di buttarsi dalla finestra della sua sagrestia. Fortunatamente, i vigili del fuoco erano riusciti a salvarla e lei ha denunciato il sacerdote per violenza sessuale.
Le denunce contro il sacerdote
I crimini che il prelato avrebbe commesso sarebbero almeno tre. La prima denuncia nei suoi confronti è quella arrivata da un 31enne che ha dichiarato di avere avuto rapporti sessuali a pagamento con lui. Il prete, però, si sarebbe rifiutato di compensarlo e lo avrebbe invece minacciato e molestato.
Ben più grave, invece, la seconda accusa, arrivata direttamente dai carabinieri. Un ragazzo della cittadina del prete, infatti, ha detto di aver ottenuto da lui della cocaina in cambio di favori sessuali. Gli agenti, frugando nella sua sagrestia avevano trovato lo stupefacente ed un bilancino di precisione.